sabato 16 ottobre 2010

Vima, le amiche ed io....

Ieri, 15 ottobre, a Nuoro, al Museo del costume e delle tradizioni popolari, io, mia sorella Elisabetta, mia cognata Anna e la mia amica di sempre Marinella, ci siamo incontrate con Vima de Marchi Micheli ed il gruppo delle ricamatrici americane che lei guidava. È stato un incontro molto cordiale: Vima (che avevo conosciuto a Parma, su presentazione di Jeanine) mi ha presentato le sue amiche provenienti da vari stati del nord America. Io, che non capisco la classica 'H' di inglese, a stento ho afferrato la provenienza di alcune di loro: due dal Canadà, due dalle Hawaii, diverse dalla California, dal Minnesota ecc.
Abbiamo fatto anche alcune foto:

qui siamo io e Vima...

e qui con mia sorella (a sinistra) e la mia amica Marinella.
In queste foto ci troviamo all'interno del museo, nelle stanze dedicate alle maschere carnevalesche tradizionali che certamente qualcuna avrà sentito nominare, (come ad esempio  i mammuthones) e che sarebbero poi gli incappucciati che ci stanno dietro.
Non vedevo il museo del costume da più di 30 anni (uff... come passa il tempo), cioè dai tempi in cui era stato appena inaugurato. Il costo del biglietto è assai basso (3€ biglietto intero e 1€ appena il ridotto per le vecchiette come me) ma io l'avrei magari sollevato un po' ed avrei utilizzato quelle risorse per migliorare l'allestimento che in alcuni punti lascia un po' a desiderare. Un vero peccato perchè quanto a materiale esposto questo museo è splendido e se vi capitasse di passare a Nuoro dovete vederlo.
Una parte del museo inoltre - quella al piano superiore - non è accessibile al pubblico perchè, se non ho capito male, è in fase di ristrutturazione.
Comunque quel che ho visto per me è stato sufficiente per lustrarmi gli occhi.
All'ingresso si accede in una sala che ha al centro un grande zona protetta da vetrine dietro le quali sono sistemati i manichini rivestiti con i costumi tradizionali dell'isola. I costumi sono molti, non li ho contati ma sono senz'altro parecchie decine, e purtroppo troppo assiepati, per cui quelli esposti in secondo piano, non osservabili da vicino, sono un po' mortificati, mentre meriterebbero anche essi una migliore visibilità.

forse questa foto può dare l'idea dell'affollamento della vetrina...
Nella stessa stanza, lungo una parete sono esposti i gioielli tipici della filigrana in oro, argento e corallo: bottoni, spille, collane, orecchini ecc.
 Anche qui devo rilevare la cattiva illuminazione delle vetrine per cui le luci dei faretti si riflettono sui vetri ostacolandone la visibilità.


come vedete dalla foto ho dovuto ricorrere all'aiuto della mia amica per oscurare la luce del faretto che mi impediva di vedere e fotografare le spille. La foto poi è un po' sfuocata: in parte perchè io come fotografa sono, come si dice qui, assai 'scarsa', ma anche perchè la vetrina ostacolava la messa a fuoco.
il resto del racconto, come si suol dire, alla prossima puntata ;-)!


3 commenti:

  1. Che piacere vedervi tutte insieme!
    Grazie per il reportage!

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  2. E' bello vedervi, Renata sei proprio una bella signora, con un sorriso luminoso!
    Grazie per il resoconto.

    P.S.: il nodo alla tessitora non l'ho ancora provato, in questi giorni sto ultimando un lenzuolino per un bimbo e una vestina battesimale, ci proverò appena mi libero, grazie!

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  3. Grazie per i complimenti che mi fai, Amalia :o))! però mi viene da ridere a sentirmi definire una una 'bella signora' :D!
    ho pensato che forse hai scambiato le persone: nella prima foto Vima è 'la bella signora' a sinistra, mentre io sono la piccoletta a destra con gli occhiali...
    mi interessa molto ciò che stai facendo, soprattutto il lenzuolino: anch'io dovrei farne uno, come ho detto altrove nel blog, ed è la prima volta... ho paura di essere inadeguata, di non riuscire bene... mi parli di quello che stai facendo tu? tutto quello che mi puoi dire: dalla stoffa e dal filo che hai usato, ai ricami ed ai punti impegati... grazie!

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