martedì 29 gennaio 2013

Il Ricamo Cadolingio.

Chi mi conosce sa che, purtroppo, non sono molto portata per quelle tecniche di ricamo che io chiamo 'fini', quelle cioè del ricamo classico tradizionale molto diffuso ai tempi delle mie nonne e che amo tantissimo. Sì, so come si fa, perchè ai miei tempi queste cose si insegnavano a scuola ( ah, l'Economia Domestica...) oppure dalle suore, dove anch'io ho imparato i primi rudimenti del ricamo. Ricordo che nel mio paese, in quello che allora - parlo degli anni '50 - si chiamava "l'asilo", che sarebbe poi la scuola materna di oggi, c'era una suora bravissima nel ricamo dei paramenti sacri. Restavo affascinata ad osservarla mentre riempiva i tessuti preziosi di arabeschi e volute realizzati con fili d'oro, conscia del fatto che mai sarei riuscita anche solo a cimentarmi con un lavoro del genere!
Il libro di cui vi voglio parlare e che dà il titolo a questo post, sta cambiando le mie idee in proposito.Si tratta di un manuale di cui potete vedere la copertina,


realizzato dalla mia amica Ebe Ciampalini Balestri, (iltempo.ritrovato@yahoo.it ) la quale ha inventato una nuova tecnica di ricamo con fili dorati che ha chiamato appunto 'Ricamo Cadolingio'.
Nel libro sono spiegati con chiarezza e ricchezza di immagini i punti impiegati e le procedure per realizzare tanti oggetti eleganti e preziosi come questo portaocchiali:


oppure questa deliziosa scatolina rotonda:


o questo elegante specchio quadrato:


oltre a numerosi altri progetti.
Il manuale è corredato anche da una seconda parte in inglese (traduzione di Jeanine Robertson ) ed è concluso da una dotta nota storica del dott. Massimo Cecconi sulla famiglia dei Cadolingi, di origini longobarde e signori di Gambassi: dai reperti archeologici dell'epoca altomedioevale di questa parte della Toscana infatti,  Ebe ha tratto ispirazione per creare questa tecnica di ricamo che, appunto, ha voluto chiamare 'Cadolingio'.

1 commento:

elisabetta ha detto...

Bah, un'atra cosa t'esti bennìa a conca!

 
Statistiche gratis