mercoledì 5 giugno 2013

Vecchi lavori...

Dopo qualche mese di assenza dal mio blog, finalmente ritrovo un po' di tempo per aggiornarlo... Ringrazio tutte le amiche che, nonostante il mio silenzio, hanno continuato a visitarlo :-). I motivi per cui sono stata tanto tempo in silenzio sono diversi, tra questi un nuovo viaggio di una settimana a New York :-) ed una decina di giorni di malattia (la sinusite è una brutta bestia con la quale purtroppo, mi capita di dover fare i conti, ogni tanto!).
Oggi voglio parlare di un mio lavoro di tanti anni fa, del quale mi ero quasi dimenticata. Si tratta di una tovaglia che ha un'origine curiosa ed un po' tormentata, ma che alla fine si è rivelata una fonte di di divertimento (durante l'esecuzione) e di soddisfazione, visto il risultato.


 Avevo comprato per errore in internet un tessuto che presentava dei quadrati di tela aida alternati a tela semplice: l'errore consisteva nel fatto che ero convinta di aver comprato della tela aida. Una volta constatato l'errore, mi sono chiesta che cosa farne di un tessuto così. Allora ho cominciato, come per gioco, a ricamare con punti semplicissimi - dato che con la tela aida non si può fare altro - un quadrato....

... poi un altro: ma dato che, come dico spesso, a far sempre la stessa cosa mi scoccio, ho cambiato motivo.



 Poi un terzo,



poi un quarto, sempre diversi:


Qualcuno, non ricordo chi, mi ha detto: ma hai intenzione di farli tutti diversi? Ho raccolto la sfida: non so quanti siano i quadrati (non li ho contati), ma sono tutti diversi.
Ecco alcuni esempi:








Il filato che ho usato è un banalissimo cotone in gomitoli n° 50 di tre colori diversi: celeste-grigio, rosa intenso ed uno sfumato che va dal rosa al giallo al celeste con cui ho realizzato anche il bordo con il chiaccherino.

mercoledì 13 febbraio 2013

Sfilati.../4

 
In questo periodo, in cui a causa delle temperature rigide si tende a restare a casa, al calduccio, ho iniziato a ricamare una tovaglia (l'ennesima...) per un mio nipote (l'ennesimo... ;-)!).
Questa che spiego di seguito è la sfilatura del bordo. Secondo le mie solite abitudini, è veloce e semplice da realizzare e chi ha già visto i miei precedenti post in proposito e magari ha provato ad eseguire le sfilature  in essi illustrate, lo sa.
Dunque: ho sfilato il tessuto (lino Bellora 11fili x cm) nel seguente modo:
3 fili levati
4 fili lasciati
12 fili levati
4 fili lasciati
3 fili levati.
Alle due estremità, superiore ed inferiore delle sfilature, ho realizzato il punto a giorno (al rovescio) prendendo mazzetti di 3 fili.
Lungo le due parti di 4 fili lasciati (superiore ed inferiore) ho realizzato il punto che già avevo spiegato qui , mentre nella parte centrale ho legato i mazzetti di 3 fili a gruppi di due secondo il modo che già avevo indicato qui con la differenza che in questo caso ciascun mazzetto è legato solo due volte: una volta con il mazzetto precedente ed una volta con quello successivo. Inoltre tra una legatura e la seguente il filo viene arrotolato due volte attorno alla barretta su cui si sta lavorando
Ed ecco il risultato:

 
 ...come potete constatare il lavoro è ancora in corso d'opera, tant'è vero che non ho ancora levato le imbastiture dell'orlo! :-)
Dimenticavo: il ricamo sulla tovaglia sarà a punt'e nù!

martedì 29 gennaio 2013

Il Ricamo Cadolingio.

Chi mi conosce sa che, purtroppo, non sono molto portata per quelle tecniche di ricamo che io chiamo 'fini', quelle cioè del ricamo classico tradizionale molto diffuso ai tempi delle mie nonne e che amo tantissimo. Sì, so come si fa, perchè ai miei tempi queste cose si insegnavano a scuola ( ah, l'Economia Domestica...) oppure dalle suore, dove anch'io ho imparato i primi rudimenti del ricamo. Ricordo che nel mio paese, in quello che allora - parlo degli anni '50 - si chiamava "l'asilo", che sarebbe poi la scuola materna di oggi, c'era una suora bravissima nel ricamo dei paramenti sacri. Restavo affascinata ad osservarla mentre riempiva i tessuti preziosi di arabeschi e volute realizzati con fili d'oro, conscia del fatto che mai sarei riuscita anche solo a cimentarmi con un lavoro del genere!
Il libro di cui vi voglio parlare e che dà il titolo a questo post, sta cambiando le mie idee in proposito.Si tratta di un manuale di cui potete vedere la copertina,


realizzato dalla mia amica Ebe Ciampalini Balestri, (iltempo.ritrovato@yahoo.it ) la quale ha inventato una nuova tecnica di ricamo con fili dorati che ha chiamato appunto 'Ricamo Cadolingio'.
Nel libro sono spiegati con chiarezza e ricchezza di immagini i punti impiegati e le procedure per realizzare tanti oggetti eleganti e preziosi come questo portaocchiali:


oppure questa deliziosa scatolina rotonda:


o questo elegante specchio quadrato:


oltre a numerosi altri progetti.
Il manuale è corredato anche da una seconda parte in inglese (traduzione di Jeanine Robertson ) ed è concluso da una dotta nota storica del dott. Massimo Cecconi sulla famiglia dei Cadolingi, di origini longobarde e signori di Gambassi: dai reperti archeologici dell'epoca altomedioevale di questa parte della Toscana infatti,  Ebe ha tratto ispirazione per creare questa tecnica di ricamo che, appunto, ha voluto chiamare 'Cadolingio'.

mercoledì 2 gennaio 2013

I centrini di Nora.

Da qualche tempo mia sorella Nora si sta 'misurando' con il punt'e nù e, devo dire, con ottimi risultati.
Ecco qualche esempio:
 
Questo è un delicatissimo centrino che ha realizzato per un'amica. Il ricamo in bianco sul tessuto di lino ecrù gli dà un innegabile tocco di finezza ed eleganza.
Questi sono i dettagli dei due angoli:

 
 galletti in coppia intervallati da palmette e motivi di piccole croci e fogliette;



nell'angolo opposto, invece, motivi geometrici di linee e piccole croci, sempre con un bordino di fogliette;

 
questa infine è la rifinitura dell'orlo: punto quadro e pizzo ad ago formato da archetti volanti con picot.

Un altro lavoro realizzato da mia sorella è questo set di centrini per la sua camera da letto:

 
 
e questo è il motivo riprodotto ai quattro lati del centro più grande e sul lato lungo di quelli più piccoli, unitamente al motivo del bordo ed alla rifinitura dell'orlo simile a quella del centro precedente:

 
 
Un'ultima precisazione sui piatti che ho inserito in foto e che a me piacciono tanto. Eccoli qua in primo piano. Sono prodotti dell'artigianato peruviano che ho acquistato da una vendita di beneficenza organizzata da un'amica per conto di una Onlus.
 



venerdì 28 dicembre 2012

Auguri!

... non che in questo periodo sia stata con le mani in mano! tra le altre cose ho realizzato un cappottino, stile montgomery, per la mia splendida nipotina Sara.
Eccolo qua:
 
Questi sono i dettagli:

 
... gli alamari...


È realizzato con il punto tunisi. Per chi non conoscesse questa tecnica, preciso che si lavora con un uncinetto apposito che è lungo quanto un ferretto da maglia. Il risultato è un tipo di maglia che ha la consistenza di un tessuto: infatti si può anche ricamare, per esempio, a punto croce.
... e questa è Sara, felice con il suo cappottino nuovo:

 
AUGURI a tutte le amiche di Ricamoealtro!
 
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